Hiroshima: la follia atomica

Alle 8,15 del 6 agosto del 1945 il presidente Harry Truman ordina all'equipaggio del bombardiere Enola Gay delle Forze armate degli Stati Uniti di sganciare su Hiroshima Little Boy, il primo ordigno atomico della storia. leggi tutto

Nel primo miliardesimo di secondo la temperatura nel punto di esplosione raggiunge i sessanta milioni di gradi centigradi, diventando dieci volte più calda della superficie del sole.
Poi arriva l’onda d’urto alla velocità di 3.000 metri al secondo; l’eccezionale spostamento d'aria rade al suolo le case e gli edifici nel raggio di circa 2 km. Ai devastanti effetti termici e radioattivi immediati (80.000 morti e quasi 40.000 feriti, più 13.000 dispersi) si aggiungeranno negli anni successivi gli effetti delle radiazioni, che portarono le vittime a quota 250.000. 
Tre giorni dopo, il 9 agosto, sarà Fat Man, la seconda bomba atomica lanciata su Nagasaki, a causare più di 70.000 vittime.

A settanta anni di distanza dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, gli ospedali giapponesi curano ancora migliaia di sopravvissuti dai devastanti effetti delle radiazioni. Gli hibakusha - così si chiamano i sopravvissuti all'atomica - sono quasi 200.000.