Torno con più calma

Una giornata di sole – Il lato meraviglioso di questo lavoro

By 17 Novembre 2012 Gennaio 29th, 2016 4 Comments

Questa storia è realmente accaduta e documentabile. Per questo, alcuni nomi sono stati volutamente cambiati.

Dunque, cominciamo…

Fra le molte richieste di prenotazione di articoli che arrivano via internet tramite il sito, qualche giorno fa ne è arrivata una di molto particolare… riguardava un peluche azzurro, confezionato in una scatola regalo.

Uno di quei peluchini semplicissimi che si donano alla nascita: un orsetto col pigiama e il cappello.

Sulla scatola, stampato in grande, la frase “dolci sogni” – che suona come il miglior augurio che una neomamma possa sentire per il proprio cucciolo in fasce, salvo poi rendersi conto che si tratta di un’emerita presa per il sedere, visto che il frugolo generalmente ci impiega 12 mesi per avere un sonno regolare.

Comunque, proprio quel giorno, Francis era ammalata, e Lorenzo mi stava sostituendo in negozio.

Così, ero riuscita a vedere la mail solo alla sera, e siccome la giornata trascorsa era stata terribile (pediatra, farmacia, tentativi di nanna falliti, pappe lanciate in cucina, pannolini ripieni lanciati in bagno), avevo rimandato la risposta al giorno successivo, quando forse sarei stata un pò più lucida.

Il giorno dopo, aprendo la mail, alla richiesta descritta se ne aggiungono altre due. Sempre la stessa persona (che per comodità chiameremo “Priscilla“) mi chiedeva in ogni modo come fare per ricevere l’orsetto. Seguiva descrizione dettagliata e motivata della richiesta: si trattava dell’identico peluche regalato alla nascita al suo secondogenito. L’orsetto era stato smarrito la scorsa estate, e mai più ritrovato. Naturale conseguenza della perdita dell’oggetto transizionale: grave alterazione del sonno e inquietudine del piccolo.

L’interesse è reale, e si vede. Ma Priscilla abita nelle Marche… Come fare? Mi confronto con Lorenzo e con F&G. Il nostro negozio non gestisce spedizioni, ma in questo caso…

Così decidiamo di spedire. E siccome la storia mi aveva emozionata, spedisco l’orsetto confezionato con una bella carta regalo, un bel fiocco bianco, accompagnato da una letterina con cui l’orsetto smarrito chiedeva “perdono” per la vacanza sabbatica.

Arriva il corriere.

Goodbye baby, have a nice trip!

Cambio scena.

E’ sabato mattina. Sono le 10.00. Apro la mail, e guardate cosa mi è arrivato…

“Daniela, salve!

Forse a fine giornata riesco a trovare il tempo per scriverLe! Questa mattina al lavoro ho ricevuto il pacco! E’ stato molto emozionante! Ho voluto lasciarlo intatto per farlo aprire direttamente da Alberto! E così è stato. Appena tornata a casa ho dato il pacchetto al piccolino che lo ha aperto incuriosito. Quando ha visto il suo Romeo (l’orsetto) il suo viso si è illuminato… d’istinto ha allungato le manine per prenderlo, ma all’improvviso si è tirato indietro assumendo un’espressione dubbiosa.Gli ho detto “hai visto? E’ tornato a casa Romeo”… l’ho così tolto dalla confezione e l’ho messo seduto sul divano. E’ stato buffissimo ed emozionante vedere Alberto dapprima osservare il suo amico da lontano, poi avviciniarsi pian piano con un viso sempre più raggiante… una volta raggiunto Romeo lo ha testato. L’ha osservato bene da vicino, poi si è fatto passare la codina del suo cappello fra le dita, gli ha schiacciato il musetto e gli ha fatto “naso naso“, come era solito fare col suo peluche preferito. Quando è stato sicuro che fosse lui ha cominciato a ridere, lo ha preso sulle sue ginocchia e lo stringeva forte per poi guardarlo in faccia ripetutamente e riempirlo di baci!

E’ stata una scena veramente commovente, mi creda! Mi ha riempito il cuore di gioia! Si è commosso anche l’altro mio figlio di 8 anni!!!

Quando Alberto ha finalmente ripreso a “capirci qualcosa”, gli ho letto la letterina. Non so quanto abbia potuto capire perchè ha soli 2 anni e parla ancora molto poco, ma mi è stato ad ascoltare per tutto il tempo. Al pomeriggio, da quando abbiamo perso il l’orsetto, non dormiva più e questo pomeriggio invece si è addormentato per un paio d’ore sul divano col suo Romeo. Si è rilassato molto, ha ritrovato la serenità… ancora deve lasciarlo… anche questa sera, come era solito fare, è andato a dormire con lui. Perfino a cena lo ha tenuto sulle sue gambine!!!!

Grazie infinite Daniela: grazie per il disturbo, grazie per la disponibilità e grazie per la letterina che gelosamente conserverò per far si che rimanga per Alberto un ricordo piacevole. Grazie ancora, Lei è una Donna dal cuore grande e dall’anima sensibile. Le siamo molto, molto riconoscenti.

Se un giorno dovessimo capitare a Venezia, sicuramente la verremo a trovare!!!!

Un abbraccio grande, da tutti noi!”

 

Have a beautiful day, Birbe!

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