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La Porta degli Elfi - capitolo 12

Cane di Pezza pensava che se mai avesse fatto ritorno a casa avrebbe avuto un sacco di cose da raccontare a tutti. Ora gli mancavano anche i suoi amici giocattoli, gli mancava Spongebob, Elsa, la scatola di costruzioni, gli mancava persino quello scontroso di Orso. Già, Orso era con Pippi da molto tempo, ma non aveva mai accettato fino in fondo che la sua amica fosse lei e non Masha.

In quel mentre la tenda dietro il bancone si mosse, era Occhi Vispi: mise tutti i nuovi arrivati in una cesta, scostò la tenda ed entrò in una stanza enorme.

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La Porta degli Elfi - capitolo 12

Che luogo straordinario! Cane di Pezza non credeva ai suoi occhi! C’erano decine di tavoli pieni di giocattoli e ad ogni tavolo sedeva un Elfo intento a sistemare un gioco. Attaccavano occhi penzolanti, ricucivano peluche strappati, pettinavano capelli ispidi, montavano ruotine, coloravano parti sbiadite. E tutto con una velocità impressionante. Nelle loro mani un giocattolo malconcio in un istante tornava a risplendere come fosse nuovo di zecca. Era meraviglioso vederli al lavoro!
Occhi Vispi sistemò la cesta sopra un tavolo, tirò fuori tutti i giochi e iniziò il suo lavoro di manutenzione.

Ascolta bene, ora arriva la parte più bella!

Cane di Pezza si chiedeva come avrebbe mai potuto raccontare all’Elfo di Pippi, dirgli che era un gioco perso e quanto desiderava tornare a casa. Poi la sua attenzione si spostò sullo gnomo. Si accorse che, mentre lavorava, parlava sottovoce: ad ogni gioco sussurrava qualche parola. Quando fu il suo turno, si accorse che in realtà i gesti che compiva su di lui erano lenti e gentili. Le sue mani erano delicate, lo accarezzavano e oltre a ripulirlo e a coccolarlo gli disse:
– Questa è la Stanza Magica dei giochi, qui tornerai perfetto, come quando eri nuovo e faremo di tutto per trovare Bimba Profumata e la tua casa. Non temere, forse ci vorrà tempo, ma tornerai a casa. Se guardi bene, in fondo a questa stanza c’è la nostra porta magica, la Porta degli Elfi, da lì possiamo accedere alle Porte degli Elfi di tutto il mondo.
Hai letto bene… Gli Elfi sapevano leggere i desideri dei giocattoli! E il suo più grande desiderio era ovviamente tornare a casa! Sì, ma dov’era casa sua? Lui non sapeva dove si trovasse, non conosceva il nome della città, del quartiere, la via. E poi era sicuro che nella casa di Pippi non ci fosse alcuna Porta. Cioè, di porte ce n’erano tante, ma nessuna Porta degli Elfi.
– Non temere, piccolo amico. Abbiamo molti modi per trovare casa tua. Anche se non c’è la Porta degli Elfi, qualcosa possiamo fare…

E mentre diceva così fece suonare un piccolo Carillon che aveva sul tavolo.

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