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Un pacco da spedire – capitolo 20

La Ragazza col Tatuaggio appena entrata nel suo negozio fece una telefonata.
– Oggi mi è successa una cosa stranissima e mi devi assolutamente aiutare – disse parlando al telefono.
Stava parlando con una sua amica che aveva un negozio come il suo proprio nella città di Pippi. Le raccontò di come avesse letto l’annuncio della scomparsa di Cane di Pezza e di come lo avesse ritrovato nel giro di pochi minuti. Era ancora incredula e le chiedeva se, vista la distanza che le separava, poteva spedirle il prezioso giocattolo per poterlo restituire ai suoi proprietari quanto prima. Fu ancora più stupita quando Signora del Negozio, perché di lei si trattava, le disse che proprio quel giorno erano venuti da lei una bimba col padre chiedendo se qualcuno le avesse portato Cane di Pezza.

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Un pacco da spedire – capitolo 20

I fatti di quel giorno erano davvero strabilianti.
Terminata la telefonata, la Ragazza col Tatuaggio prese Cane di Pezza, lo mise in una scatola piena di palline di polistirolo, lo incartò con cura e chiamò il corriere per la spedizione. Poi si mise al computer, cercò il messaggio di appello e scrisse questa risposta:
“Gentile signore, le comunico che abbiamo trovato un peluche identico a quello che avete perso, se non addirittura lui stesso. Il suo ritrovamento è frutto di una serie di casualità che hanno dell’incredibile e che fanno pensare ad una vera fiaba di Natale. Tra qualche istante arriverà il corriere che recapiterà il pacco nel negozio della vostra città. Non più tardi di domani potrà andare a recuperare il tanto amato giocattolo perduto. Auguro a lei e alla sua bambina un Buon Natale!”
Mentre premeva il pulsante di invio non poteva fare a meno di pensare quanto amasse il suo lavoro. Era convinta infatti che i giocattoli in fondo avessero un’anima e lei contribuiva nel suo piccolo a far sì che nessuno di loro andasse perso o dimenticato. Se un bambino crescendo smetteva usare un gioco poteva portarlo nel suo negozio e lei lo avrebbe custodito fino all’arrivo di un altro bimbo che non vedeva l’ora di avere un gioco nuovo con cui divertirsi.
L’arrivo del corriere la fece tornare in sé. Consegnò il pacco all’uomo dicendogli di averne molta cura, perché era un pacco speciale.

Appena il corriere uscì dal negozio, prese in mano il Carillon e caricò la molla.
Guardava la danza del Re e della Regina nel loro piccolo recinto pensando che il suono del Carillon era magico… Come darle torto, anche per me ha un suono bellissimo!

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