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Retino in spiaggia? Granchi, meduse e stelle marine non sono giocattoli!

L’Enpa lancia una campagna di sensibilizzazione per spiegare a genitori e bambini quanto certi cosiddetti giochi da spiaggia siano pericolosi per gli animali marini. Catturare granchi, piccoli pesci, stelle marine e meduse con il retino e metterli nel secchiello, anche se sembra un gioco innocuo, è estremamente dannoso ed, oltre a provocarne la morte, è anche illegale.

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Retino in spiaggia? Granchi, meduse e stelle marine non sono giocattoli!

Secondo il Codice Penale, infatti, tutti gli animali, compresi gli abitanti del mare come meduse, pesci o molluschi, sono protetti e non si possono catturare né imprigionare, neanche temporaneamente.

Cinque buoni motivi per smettere di giocare con gli abitanti del mare:

  1. Catturare anche per pochi minuti granchi, stelle marine o altri animali del mare significa condannarli a morte certa. L’acqua dentro il secchiello raggiunge infatti alte temperature velocemente, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare. In più per gli esseri marini i secchielli equivalgono a una vera e propria tortura.
  2. Prendere una stella marina dal fondale ed esporla all’aria anche per pochi istanti significa farla morire dopo una lunga e lenta agonia. L’ingresso di piccole bolle d’aria all’interno dell’esoscheletro possono provocare un’embolia, le nostre mani poi sono piene di virus e batteri potenzialmente pericolosi e mentre la tocchiamo possiamo accidentalmente rompere le strutture esterne e rimuovere il muco che protegge l’esoscheletro. Quello che per noi può rappresentare un gesto innocuo, moltiplicato per i milioni di turisti alla ricerca di una foto con una stella marina, reca un grave danno all’ecosistema marino.
  3. Insegnare ai bambini il rispetto per gli animali contribuisce a far sì che diventino delle persone adulte più responsabili. L’amicizia con un animale sviluppa nel bambino empatia, rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata.
  4. Tutelare la biodiversità dell’ecosistema marino equivale a salvaguardare tante storie, tutte diverse. Non serve catturare le meduse per sapere che sono tra i più antichi esseri viventi del mondo. Se volete far conoscere ai bambini gli animali, comprate loro dei libri, leggendo scopriranno ad esempio che le orche riescono a nuotare mentre dormono o che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano.
  5. Il mare e gli oceani coprono il 70% del pianeta e producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Rispettare il mare e i suoi abitanti equivale quindi a rispettare noi stessi e le persone che amiamo.

Il mare è divertimento, ma anche scoperta e si possono fare tante attività alternative divertenti ed educative senza recare danno agli animali: foto subacquee, gare a chi vede più abitanti del mare, la raccolta di conchiglie sulla spiaggia e l’osservazione dei fondali marini con la maschera e il boccaglio.

Quindi portiamo i nostri bimbi al mare armati solo di curiosità e rispetto e i retini lasciamoli a casa.

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