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In auto senza seggiolini? I bimbi rischiano la vita

Chi trasporta bambini in auto senza seggiolino mette a rischio la loro vita ed è responsabile di quello che potrebbe capitare in caso di incidente. Cosa cambia con la nuova normativa?
Lasciare un bambino libero di scorrazzare in auto, permettergli di liberarsi dal seggiolino quando vuole, legarlo per comodità solo con la cintura di sicurezza anziché farlo sedere su un sistema di ritenuta studiato e collaudato appositamente per loro, è come decidere di fargli attraversare da solo una strada trafficata. Lo fareste? Sicuramente no. Eppure quando si tratta di bambini in auto, sono molte le persone che prendono la sicurezza alla leggera. Lo dimostrano i dati: gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i bambini tra 1 e 14 anni. Leggi tutto l'articolo sul Alla Birba c'è

In auto senza seggiolini? I bimbi rischiano la vita

Sei genitori su dieci non usano i seggiolini o altri sistemi di ritenuta omologati. Spesso le motivazioni sono i capricci dei piccoli, un breve tratto urbano percorso a bassa velocità… Ma le conseguenze possono essere molto gravi. Anche se il tragitto è breve i genitori devono sempre mettere in sicurezza i bambini. Basti pensare che un urto a 40 km/h corrisponde circa all’effetto di una caduta dal secondo piano di un palazzo. Nel caso di un impatto a 56 km/h un bambino di 15 kg produce una forza d’urto pari a 225 kg, che rende impossibile trattenerlo con le sole braccia. Con cinture e seggiolini, invece, il rischio di lesioni gravi o mortali si riduce del 90%.

Il pericolo è dietro l’angolo
Nel 2016 sulle strade italiane sono morti 53 bambini tra 0 e 13 anni, undici in più rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno sono stati registrati 1.049 incidenti in cui erano coinvolti bambini, con 1.312 feriti con lesioni importanti, oltre alle vittime.

Ma perché i genitori si comportano in questo modo?
Come emerge da una ricerca sulle abitudini degli italiani di Altroconsumo, il 33% di loro non assicura il bimbo se i tragitti sono brevi, in zone con poco traffico, specialmente se il bimbo ha tra i 4 e i 7 anni. Questo perché ritengono che il rischio sia basso, perché il bimbo fa i capricci, perché un altro passeggero tiene in braccio il bambino o perché tanto si va piano. Convinzioni più che errate se si pensa che la maggior parte degli incidenti, ben il 74,7%, avviene proprio su strade urbane, dove la velocità è più contenuta.

Che cosa dice la legge
Secondo l’articolo 172 del Codice della Strada, «I bambini di statura inferiore a 1,50 metri devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato». Chiunque violi questa norma è soggetto alla «sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 80 euro a 323 euro». Nel caso di recidiva, dopo due multe nell’arco di due anni, è prevista «la sospensione della patente da quindici giorni a due mesi».

Le nuove regole in vigore dal 2017
Dal primo gennaio di quest’anno sono entrate in vigore nuove norme relative ai seggiolini per i bambini che riguardano solo i produttori di questi sistemi di ritenuta e che tendono ad armonizzare le 2 normative europee di riferimento. Le novità riguardano l’omologazione e l’utilizzo dello schienale per i bambini fino a 125 centimetri di altezza. Detto questo, i seggiolini omologati attualmente in circolazione possono ancora essere utilizzati. Per chi trasporta bambini in automobile quindi non cambia niente perché non ci sono modifiche al codice della strada. Per i bimbi al di sotto di un metro e mezzo di altezza o il compimento del dodicesimo anno, trasportati, valgono le stesse regole del 2016: devono utilizzare un seggiolino o altro sistema omologato ECE R44-03, ECE R44-04 o ECE R129. I seggiolini omologati fino al 2016 si potranno tranquillamente utilizzare anche in futuro fino a che non cambierà il codice della strada o uscirà una legge che ne vieterà l’utilizzo (condizioni che nulla hanno a che vedere con la nuova omologazione richiesta ai produttori di seggiolini). Le cose, per ora, cambiano solo per i produttori dei seggiolini, che nel corso del 2017 dovranno adeguare i prodotti alle modifiche richieste per ottenere una delle due certificazioni valide in tutta Europa, la ECE R44-04 e la ECE R129.

Si leggono tante informazioni in rete in merito alle nuove regole che sono entrate in vigore a partire dal 2017 che riguardano il trasporto dei bambini in auto, purtroppo la maggior parte di esse sono fuorvianti. Ad oggi, quello che è certo è che per gli utilizzatori finali in Italia, non vi sono modifiche sostanziali non essendoci cambiamenti nel codice della strada vigente, se non una maggior scelta dei prodotti nuovi, omologati e sicuri e costosi, con seggiolini più idonei in base a età, peso e altezza dei bambini.

Per concludere
Non viaggiate mai senza assicurare i bambini al seggiolino auto più adatto. Il seggiolino va sempre scelto in base al peso, altezza ed età del bambino. Per garantire la massima sicurezza al bambino, anche la posizione all’interno del veicolo e il tipo di veicolo diventano importanti nella scelta del seggiolino più adatto. il veicolo si possono cambiare fino a quattro seggiolini, così che siano sempre adeguati al peso. Dopo aver usato una navetta del gruppo 0, si può scegliere un seggiolino fino a 13 chili. Si passerà poi a un modello del 9 -18kg, per finire con un seggiolino 15 – 36 kg. E ricordate di montare il seggiolino correttamente, quindi non considerate la lettura delle istruzioni o la visione dei tutorial tempo perso: inutile comprare il modello più evoluto se poi lo montiamo in modo sbagliato. Se si considerano i bambini più piccoli le idee sull’installazione dei primi seggiolini (gruppi 0, 0/1 ) non sono molto chiare: montateli sempre in senso contrario alla marcia. Se decidete di posizionarlo sul sedile davanti è necessario disattivare l’airbag. Quando poi il seggiolino verrà installato frontalmente rispetto al senso di marcia (sconsigliato prima dei 15 mesi) l’airbag va riattivato, anche se la posizione più sicura rimane il posto centrale del sedile posteriore.

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