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A mille ce n’è – capitolo 3

By 3 Dicembre 2021 No Comments

La Regina entrò nei sotterranei dell’ala ovest, c’erano calderoni che bollivano, alambicchi fumanti e decine di vasi pieni di erbe. Nella penombra Anastasia, apprendista stregona, era intenta a mescolare il contenuto denso e maleodorante di un paiolo di rame.
– Buongiorno Anastasia, ho bisogno del tuo aiuto!
– Maestà, al suo servizio – disse Anastasia inchinandosi.
– Abbiamo ricevuto una richiesta di riscatto per Fata Madrina.
– Dunque è stata rapita?
– Sì, per liberarla chiedono alcuni inviti per il ballo. – rispose la Regina porgendo la pergamena alla ragazza – Dobbiamo esaminare questa lettera per capire da dove proviene e chi potrebbe averla vergata.
– È in pessime condizioni – osservò Anastasia.
– Forse il sudiciume che la ricopre potrebbe essere un indizio…
– Vediamo se riusciamo a scoprire qualcosa.
Ansatasia stese la pergamena su un tavolo, prese un piccolo scrigno di legno che conteneva alcune fiale e versò sulla carta una goccia da ogni boccetta.
– Ora dobbiamo aspettare qualche minuto perché i liquidi facciano reazione. Speriamo di scoprire qualcosa, la scomparsa di Fata Madrina ha sconvolto l’intero castello. Cenerentola è inconsolabile e Genoveffa non la lascia sola un minuto – disse Anastasia sistemandosi gli abiti in disordine.
– Immagino sia molto doloroso per Cenerentola… E poi c’è la questione degli abiti per il ballo e dello sciopero dei topini… I grattacapi non mancano – rispose regina Leah.
– Maestà, per la sartoria potrebbe anche essere un’opportunità… – disse Anastasia abbassando lo sguardo – In tutta onestà, Fata Madrina non è la persona più adatta per confezionare gli abiti del ballo…
– Cosa vorresti dire? – chiese la Regina incuriosita.
– Il suo stile è un po’… sorpassato, ecco. Continua a proporre abiti che sembrano torte nuziali e pesano talmente tanto che è impossibile muoversi. Per non parlare delle scarpette. Maestà, ha mai provato a indossarne un paio?
– Non porto scarpe coi tacchi – rispose gelida la Regina.
Anastasia cercò di nascondere il suo imbarazzo armeggiando con la pergamena e dopo averla osservata con uno strano monocolo, si mise a scrivere i risultati su un foglio.
– Perdoni l’insolenza, Maestà, ma le scarpette di cristallo sono la cosa più scomoda che si possa calzare, doveva vedere i piedi di Cenerentola dopo il ballo, sembravano due pagnotte tanto erano gonfi. – disse Anastasia senza alzare lo sguardo dal foglio.
La Regina sorrise.
– Posso immaginare… Hai qualche idea per la sartoria?
– In effetti… C’è qualcuno qui a palazzo che ha disegnato una collezione incredibile, dovrebbe guardare i bozzetti. – e porgendo il foglio degli appunti aggiunse – Ecco i risultati, Maestà.
– Tracce di cibo… Di qualunque tipo, poi… Interessante.
La Regina si diresse verso l’uscita.
– Maestà, se posso esprimere il mio parere… Spedisca gli inviti ai rapitori e chiami Crudelia a dirigere la sartoria. Quella donna ha un vero talento.
– Crudelia, dici? – domandò la regina voltandosi verso Anastasia – E del suo lato oscuro che mi dici?
– Maestà, tutti abbiamo un lato oscuro…
– Ci penserò. Grazie, Anastasia.

Personaggi in ordine di apparizione (o quasi):
Re Hubert e Regina Leah da La bella Addormentata nel Bosco
Edgard da Gli Aristogatti
Stregatto, Alice e Cappellaio Matto da Alice nel Paese delle Meraviglie
Il Gatto con gli Stivali da Il Gatto con gli Stivali
I topini, Fata Madrina, Cenerentola, Anastasia e Genoveffa da Cenerentola
Lupo Cattivo da Cappuccetto Rosso
Crudelia da La Carica dei 101